Duro editoriale su Affari Italiani del giornalista Antonio Amorosi contro Elly Schlein e il suo libro La nostra parte uscito nel 2022.
Nel febbraio del 2022 è uscito nelle librerie La nostra parte, libro scritto da Elly Schlein in cui illustra le proprie idee politiche che ora finito nel mirino di Antonio Amorosi che, su Affari Italiani, ha duramente criticato quanto scritto dalla segretaria del PD in un editoriale dal titolo: «Schlein: «La mia f**a si riprende». Nel suo libro la sua idea di Sx e del Pd”.
L’editoriale di Antonio Amorosi
Come il titolo dell’editoriale lascia intendere, uno degli attacchi alla Schlein da parte del giornalista di Affari Italiani riguarda il passaggio in cui la leader del PD riporta un cartello esposto in una manifestazione delle donne avvenuta a Londra nel 2017: “My puy grabs back”. La mia f**a si riprende (la libertà si intende). Un cartello così“. La sinistra ha finalmente trovato la sua nuova vocazione: la liberazione della f**a“ attacca Antonio Amorosi.
E poi ancora: “Il libro è bellissimo: sembra il copia e incolla di quello che si trova in rete ma fatto da una liceale sotto Lsd che aspira a dirigere il catasto. Una volta l’Lsd serviva ad aprire le porte della percezione, ora al massimo apre le porte della Regione Emilia Romagna e da lì la Camera dei Deputati. Evoluzione della specie o forse non c’è più l’Lsd di una volta”.
Ad Antonio Amorosi non piace neanche la scelta fatta da Elly Schlein nel suo libro di utilizzare la schwa: “In questo libro utilizzo un linguaggio inclusivo, pertanto spesso troverete lo schwa (ə) per evitare il maschile sovraesteso”. Cioè frasi tipo: “E chi fa già parte del ceto politico dovrebbe contribuire a cercare nuovə protagonistə, sostenerlə, aiutarlə a emergere”.
“Quindi se tu, uomo, scrivi gli auguri di San Valentino con la e normale, e non ə rovesciata della schwa, attenzione, stai facendo del “maschilismo sovraesteso”!” Continua poi il giornalista, con un paragone che risulta per del tutto inappropriato.
“L’opera è un fiume di parole sconnesse con tanti numeri e dati che possono rassicurare il popolo degli indignati, quelli pronti a scendere in piazza per l’Amazzonia, lo sfruttamento nel Ciad, il riscaldamento climatico e la mancanza di partecipazione. Roba praticamente da impiegati che amano il divano di casa” incalza infine Antonio Amorosi.
